Tirocinio per la laurea tra i poveri in Ecuador
1 Ott 2006 di admin
A 32 anni Emi ha deciso che il suo tirocinio, necessario per conseguire la laurea quadriennale in Scienze dell´educazione, non sarebbe stato una semplice formalità. Così le ferie da infermiera professionale nel reparto di Chirurgia vascolare del Policlinico di Zingona a Bergamo le sta trascorrendo in Ecuador, a Portoviejo, studiando il rapporto tra medicine tradizionali e cure “all´occidentale”.
La scelta di destinazione è tutt´altro che casuale. Emi -Emilia Colpani all´anagrafe – vive a Brignano, e nonostante le comuni origini, fino a pochi mesi fa non conosceva don Dario. L´occasione per incontrarsi, almeno indirettamente, è stata una manifestazione fieristica proprio a Brignano, dove alcuni soci di “Pietre vive” distribuivano volantini sull´operato del missionario.
“Una mia ex professoressa mi ha dato un opuscolo che parlava di progetti sanitari ed educativi: è stato come se si fosse chiuso il cerchio. Fino ad allora non avevo idea di quale tirocinio svolgere, niente mi interessava, questo mi ha entusiasmato subito -racconta Emi-. Così ho presentato l´idea al mio tutor, insieme abbiamo costruito il progetto e l´ho proposto al professor Fabio Dovigo, che insegna metodologia della ricerca pedagogica all´Università di Bergamo. Il mio progetto è di analizzare come viene vissuta la malattia delle famiglie, come si dividono i ruoli i genitori, i rapporti con le strutture sanitarie e con l´associazione “Pietre vive”, ma anche come si intrecciano la medicina occidentale e le usanze tradizionali. Ad esempio, è interessante capire perche le donne non vogliano partorire in ospedale”.
La partenza di Emi è un successo anche per “Pietre vive”, entrata a far parte degli enti convenzionati con l´Università di Bergamo. Il presidente Paolo Del Poggio, infettivologo all´Ospedale di Treviglio, commenta: “La convenzione con l´Università una volta attivata potrà essere utile anche ad altri studenti interessati a iniziative in campo educativo a favore dei popoli del Terzo mondo. In questo caso specifico il lavoro di Emi ci aiuterà ad approfondire alcuni problemi, come quello della denutrizione nel primo anno di vita, per pratiche scorrette nell´allattamento e nello svezzamento, soprattutto nelle famiglie più povere e isolate”.
Anche per Emi questa partenza è solo l´inizio. “L´idea, al di là del lavoro per il tirocinio, è di impostare la tesi su questi temi, così da continuare il rapporto con don Dario e “Pietre vive”.
(articolo “Eco di Bergamo” del 27 Settembre)