I PROGETTI
13 Gen 2007 di admin
Nel 2001 si finiva la costruzione della chiesa nella parrocchia di Portoviejo, dove l’allora parroco Don Dario Maggi svolgeva la sua missione già da alcuni anni. Il sostegno a quell’opera seppe dare la forza alle persone che, a diverso titolo, collaboravano con Don Maggi, per fondare un’associazione che, dal nome della mostra realizzata a Brignano, prese il nome di Pietre Vive, Teresa e Francesco per l’Ecuador- Onlus.
Nei successivi anni, come associazione abbiamo seguito l’operosità di Don Maggi e dei sacerdoti della fraternità di San Giovanni in svariati campi: nell’educazione, con il sostegno ai progetti di asili e scuole per le zone rurali e di assistenza agli universitari fuori sede nella città; nella sanità, con il sostegno alle campagne di medicina rurale, rivolte in particolare alle madri e ai bambini; nell’economia, con il sostegno ai progetti di formazione e irrigazione di orti comunitari e alla fondazione di cooperative giovanili. Tutte queste opere continuano a vivere, anche se don Maggi non opera più in quella zona, grazie alla presenza dei sacerdoti (alcuni dei quali abbiamo accompagnato nei loro studi a Roma) e dei laici che sono stati formati anche grazie ai nostri interventi.
Nel 2008 la chiesa ha chiesto a Don Maggi di diventare vescovo ausiliario di Guayaquil, la città più popolosa dell’Ecuador, e dal 2011 vescovo titolare di Ibarra, antica città della sierra andina. Anche qui la sua operosità ha cominciato a produrre progetti educativi, sociali, culturali, caritativi, ed ecco nascere per noi nuove sfide.
Costruiamo una chiesa in Ecuador. Un’altra. La seconda
Anche in Ibarra, il perno attorno a cui tutto ruota è la Chiesa, che assume visibilità nella chiesa con la c minuscola, la casa di Dio e del suo popolo.
Che bello allora ricominciare con la costruzione di un luogo che, come la parrocchia di Portoviejo, diventi il centro vivo di un’azione missionaria in grado di raggiungere tutti e in particolare i più bisognosi.
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La posa della prima pietra
Scuola indigena di Otavalo.
Nella comunità indigena di Otavalo in Ibarra sosteniamo attraverso le adozioni a distanza una scuola bilingue. Con una educazione cristiana si vuole promuovere e sostenere la loro identità culturale e spirituale minacciata nella loro esistenza. Un bambino indigeno può frequentare la scuola adatta a lui e non cadere nello sfruttamento minorile, diventando una risorsa per se, per la sua famiglia, il suo popolo.
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sostegno a distanza
DISPENSARIO MEDICO A GUAYAQUIL
Nel 2010, in partnership con il Club Lyons di Lovere è stato realizzato un importante intervento sanitario nella città di Guayaquil, dove Mons. Dario Maggi è stato vescovo ausiliario dal 2008 al 2011.
A Pasquales, un popoloso quartiere nella periferia degradata, povera e sovraffollata, è stato realizzato un dispensario medico che fornisce prestazioni sanitarie a un basso costo alla popolazione che prima era costretta a rivolgersi a medici privati o a sobbarcarsi lunghi trasferimenti all’interno della città.
Il dispensario consiste in una serie di ambulatori specialistici, un laboratorio analisi ed un mini-servizio di Radiologia. É stato inoltre dotato di una piccola sala operatoria per gli interventi di chirurgia minore e di una farmacia.
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AEDI (Azione Educativa Integrata)
Programma educativo iniziato nel 2001, finanziato attraverso le adozioni a distanza canalizzate da AVSI, operativo nelle zone rurali dove tutti i servizi basilari sono carenti.
Attraverso asili, centri di sostegno scolastico, scuole ed una rete di educatori che raggiungono le famiglie più lontane, si coinvolgono le famiglie e si interviene sui bambini da 0 a 12 anni, per garantirne uno sviluppo sano e integrale.
Attualmente coinvolge più di mille bambini, 700 famiglie, oltre 40 comunità rurali della provincia del Manabì
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INTERVENTI SANITARI
Programma sanitario che si è integrato nel progetto educativo AEDI con due diverse tipologie di intervento:
– controllo parassiti
– assistenza materno-infantile
Attraverso la formazione e il coordinamento di una rete di agenti di salute e di levatrici locali divenuti il riferimento sanitario di ogni villaggio, insieme alla fornitura di strumentazione ed apparecchiature nei subcentri rurali di salute, si è posto l’obiettivo di prevenire e curare le più comuni malattie dell’infanzia, promuovere pratiche di igiene familiari salubri, garantire una gravidanza sicura e prevenire complicanze durante il parto.
Alcuni medici ed infermieri italiani, che lavorano presso l’Ospedale di Treviglio, si sono recati periodicamente in Ecuador per seguire i programmi ed indirizzare gli aiuti.
Il programma è stato in parte finanziato dalla Regione Lombardia.
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POZZI PER L’IRRIGAZIONE
Per conseguire l’obiettivo del programma AEDI si è posta da subito l’importanza dell’alimentazione nella crescita dei bambini.
Con il progetto “IRRIGHIAMO IL FUTURO” nel 2005 si sono costruiti pozzi artesiani con sistemi di irrigazione continua per garantire la produttività degli orti comunitari anche nei periodi di siccità.
Con il contributo di agronomi e veterinari italiani e locali, la gestione di orti e di allevamenti avicoli ha garantito la sussistenza alle famiglie ed, in alcuni casi, con la vendita al mercato dei prodotti, si sono create nuove opportunità di lavoro.
Progetto “IRRIGHIAMO IL FUTURO”
CUET – Corporaciòn Universitaria Estudio y Trabajo
In collaborazione ad una cooperativa di studenti universitari di Portoviejo si è cercato di rispondere ai bisogni concreti degli studenti.
In un paese dove anche i libri sono un bene di lusso, sono nati dei centri di riproduzione di dispense, nel 2005 una biblioteca virtuale ed un centro di aggregazione e formazione “Beato Pier Giorgio Frassati”, nel 2006 una mensa universitaria “La rosa bianca”. Nel 2009 insieme alla cuet è stato pianificato un progetto per la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali per i giovani in collaborazione con il Politecnico e l’Università Cattolica di Milano
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