SOSTEGNO A DISTANZA – report AEDI 2010-2011
8 Lug 2011 di Dario
Carissimi amici ,
ben ritrovati a questo appuntamento annuale per raccontarvi come sono andate le cose durante l’anno 2010 nel Programma AEDI che voi sostenete qui, in Manabí, Provincia dell’Ecuador.
Quest’anno sono stati seguiti un totale di 1118 tra bambini e ragazzi. Abbiamo incontrato con frequenza settimanale, quindicinnale o mensile, a seconda della modalitá, le 709 famiglie di questi bambini ed adolescenti.
Per tutto questo ci siamo impegnati con una trentina tra educatori e coordinatori piú alcuni volontari, nelle tre grandi zone rurali in cui portiamo il vostro aiuto: El Paraíso e Santa Maria –nella vasta area chiamata Manga del Cura- in circa 19 comunità rurali e nella zona di Julcuy in 21 comunitá.
Adesso vi raccontiamo qualcosa delle attivitá e novitá di quest’anno.
… suor Daniela, coordinatrice AEDI
CON BAMBINI E RAGAZZI
APRILE – IL RITROVARSI
Aprile é per noi ogni anno il ritrovarsi con famiglie e bambini dopo la pausa invernale e la forte stagione delel piogge. I genitori che spesso trascorrono l’inverno fuori dalla comunitá in qualche Hacienda che offre lavoro in questa stagione, tornano ai propri villaggi anche perché iniziano le scuole.
E come ogni anno, in questa stagione abbiamo consegnato un kit di materiale scolastico a tutti i ragazzini del Programma che frequentano le elementari e medie: uno zainetto con quaderni di vario tipo, astuccio con penne, matite, pennarelli e pastelli colorati; un completo di riga e squadra, fogli di cartoncino colorato, colla, forbici; e poi le scarpe richieste dalla scuola.
Per i piú piccoli si é provveduto con materiale didattico perché lo utilizzino in casa, negli asili e negli incontri Pelca a cui partecipano le mamme con i bambini.
Specialmente questo materiale didattico risulta utile con la mamme PELCA per la stimolazione cognitiva dei piú piccoli, per offrire loro strumenti di attivitá nella casa e per divertire i piccoli facendo sviluppare le capacitá attraverso il gioco
Piccoli e grandi ricevono questo materiale con gioia, grati di questo aiuto.
I DOPOSCUOLA e la “TRACCIA del CIELO”
Durante l’anno 684 bambini di etá scolastica hanno frequentato assiduamente i doposcuola AEDI.
Qui, oltre che aiutare i bambini nei compiti e a recuperare o rafforzare certe conoscenze sopprattutto in linguaggio e matematica, quest’anno abbiamo seguito la “traccia del cielo” per tutti i laboratori realizzati.
Nella varie attivitá di disegno e manualitá, musica e canto, lettura e teatro, religione ed educazione affettiva, abbiamo proposto costantemente il tema del cielo: dalla Creazione ai pianeti, dal Sistema solare alle stelle, dalla costruzione di una bussola alla meridiana o orologio del sole. Hanno anche letto e disegnato insieme la poesia di Leopardi “Canto notturno di un pastore errente per l’Asia”.
Divisi in gruppo con il nome delle Costellazioni hanno gareggiato accumulando punti-stelle, per dimostrare ció che hanno appreso ma soprattutto per vivere con gioia la scoperta delle cose belle che ci stanno intorno.
VISITA ALLE SCUOLE
Oltre che l’accompagnamento dei bambini di etá scolare atrraverso i doposcuola, gli educatori e coordinatori del Programma hanno visitato, da maggio a dicembre, le scuole statali che i bambini AEDI frequentano. Le visita hanno come scopo conoscere direttamente i dirigenti delle scuola, informarli delle attivitá del Progrmma AEDI,
parlare con i professori sulla situazione di appredimento dei bambini la situazione, accordare ed offrire incontri ed eventi di formazione comuni.
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I RAGAZZI CRESCONO – AIUTO ALLO STUDIO ADOLESCENTI
Nel 2010 il Programma ha accompagnato nello studio 175 adolescenti tra 12 a 16 anni d’etá. Queli con sostegn oSAD hanno ricevuto il kit di materiale scolastico e tutti hanno atto uso di vari materiale didattico nei Centri, tanto per los studio guidato come per attivitá formativo – ricreative adatte all’etá, tra cui educazione affettiva , musica – strumento, informatica, sport.
Durante l’anno, seppure in periodi differenti, ogni zona ha organizzato anche un’uscita: i gruppi della Manga del Cura hanno visitato il Santuario dove riposa il comboniano p.Ferri che tanto ha fatto per la sua amata missione e poi si sono divertiti sulla spiaggia per il classico concorso di aquiloni; un gruppo di Julcuy é stato accompagnato a Quito, cittá capitale dell’Ecuador, e poi alla Mitad del Mundo, famosa localitá sulla linea dell’Equatore, a 0º 00’ 00’’ di latitudine.
Per tutti é stata una scoperta e una festa. Normalmente nessuno di questi ragazzi esce dalla zona rurale e visita questi luoghi: il programma rende possibile queste lunghe giornate che rinsaldano i vincoli dell’amiciza e allargano gli orizzonti ….
Vi trascriviamo qui alcuni stralci della lettera che Jennifer Leonela di III Media ha scritto ai suoi amici sostenitori italiani, anche loro studenti di 3ª Media
Julcuy , 10 febbraio 2011
“…Fra le molte cose che abbiamo potuto fare grazie al vostro aiuto c’é anche una GITA alla fine dell’anno scolastico, con tutti i miei compagni del gruppo adolescenti di Julcuy, meta la Sierra e la capitale del mio paese, Quito. La prima gita della mia vita, in cui sono rimasta fuori casa quattro giorni, la prima con i miei amici ed educatori nella cittá di Quito!… Abbiamo visitato musei, parchi, visto Quito dall’alto della stazione teleferica a 4000 metri di altitudine (vedi foto); siamo stati anche in una localitá chiama Mitad del Mundo (Metá del Mondo) dove un giorno studiosi francesi scoprirono che é il punto esatto dove passa la linea equatoriale, quella linea immaginaria che divide la terra in due emisferi (nella foto siamo in grupp odavanti al monumento della latitudine 0º 00’ 00” .
In questo luogo ( ci sono molti padiglioni scientifici) abbiamo visitato il Planetario, vedendo il cielo stellato, pianeti, costellazioni, con che si formano e la loro origine. Nel museo delle scienze naturali abbiamo visto la storia geologica del nostro pianeta, gli animali preistorici , quelli della nostra zona, e una gran varietá di fiori nel giardino botanico di questo museo…
Bene, adesso vi saluto con riconoscenza per avermi permesso di studiare, di fare questa bella gita, di conoscervi , anche se mi resta la voglia di conoscervi un po’ di piú; peró ringrazio Dio per tante belle opportunitá che mi ha dato, di conoscere ragazzi che fin dalla mia etá si preoccupano di aiutare i coetanei, questo dimostra il cuore grande e la bella personalitá che avete. Continuate cosí. Io continueró a chiedere a Dio che vi accompagni.
Un abbraccio grande, con amicizia
Jennifer Leonela”
CON LE FAMIGLIE
LA FESTA AEDI
Secondo la tradizione anche quest’anno abbiamo riunito tre feste in una sola data: la Festa della Mamma (maggio), il giorno internazionale del bambino (1° giugno) e il giorno del Padre che in America Latina si festeggia la terza domenica di giugno.
Quindi tra giugno e luglio in tutte le comunitá rurali si sono realizzate le feste della Famiglia AEDI, con canti, balli, giochi, concorsi e premi.
A proposito di concorsi é stata l’occasione per far gareggiare le mamme in concorsi di cucina, dimostrando con abilitá quelloche hanno imparato negli incontri dedicati al tema dell’alimentazione, della necessitá di combinare e variare i nutrienti, dell’importanza di presentare i piatti e la tavola perché … anche l’occhio vuole la sua parte.
In vista della festa é tutto un fremere di attivitá per preparare e rendere bello l’ambiente. A volte le famiglie si organizzano per trascorrere tutti insieme la mattinata in luoghi caratteristici della zona che offrono spazi di gioco e relax per tutti.
Si tratta di una bella ed importante esperienza perché le famiglie rafforzino i legami fra loro, creino gruppi di aiuto mutuo, lavorino insieme per preparare spazi, giochi, attivitá.
In questa circostanza i bambini ricevono un regalo, mentre per le mamme e papá si prepara un piccolo ricordo della festa regalo. Quest’anno i bambini hanno ricevuto il loro stesso ritratto in forma di puzzle, cioé allo stesso tempo una foto di sé da appendere in casa ed il gioco per ricomporla. Infine é sata consegnata anche una maglietta colorata con il logotipo del programma, che i bambini possono usare quando frequentando il doposcuola, o nelle feste tutti insieme, o per i giochi di squadra.
LA FESTA DI NATALE
Anche il Natale é stato, una volta di piú, l’occasione per riunire tutte le famiglie in una grande festa dove bambini hanno fatto gli auguri a genitori, nonni e parenti rappresentando il Presepe vivente, con canti e poesie. Ogni comunitá rurale ha organizzato la sua festa, completa di giochi all’aperto per ogni tipo di partecipante e un piatto per tutti preparato dalle mamme.
Ma il momento culmine della festa é la consegna dei doni ad ogni bambino. Si tratta di giocattoli accuratamente scelti secondo l’etá di ogni bambino e tenendo in conto anche i regali che ha ricevuto negli anni passati. [Considerando il numero dei bambini, si tratta di una vera impresa riuscire a comprare giocattoli di qualitá con questi criteri, considerando anche che in Portoviejo non si trova quasi nulla ed é gioco forza recarsi a Guayaquil per gli acquisti].
Preferiamo regalare giocattoli – o nel caso dei grandi accessori personali – piuttosto che vestiario anche se potrebbe sembrare piú utile e necessario. Ma con questo vogliamo insegnare alle famiglie che il gioco é una parte essenziale della vita: benché nella povertá, deve essere sempre possibile fare esperienza di cose belle edivertenti, come una bambola da pettinare e vestire, un trenino colorato, una ruspa con i cingoli…
FAMIGLIE INSIEME, NEL LAVORO
Nel 2010 sono continuati i corsi di taglio e cucito, l’assistenza per coltivazione di orti familiari e per l’allevamento di polli, tutte attivitá che oltre a migliorare l’economia della casa, mirano soprattuto a unire le persone nel lavoro.
Sono stati realizzati corsi di 80 ore in taglio e cucito nelle 3 comunita rurali piú popolose per un totale di 80 madri. Ad esse é stato consegnato un kit completo dei materiali necessari (riga e squadra, metro, forbici, ago,filo e spilli, fogli per i cartamodello, quaderno, biro e matite).
Per tutto il 2010 si é continuato a dare sostegno tecnico a 50 orti familiari creati lo scorso anno, oltre a mantenere in funzione 5 gradi orti i cui propietari, padri inseriti nel programma, sono da tempo associati per una migliore produzione e commercializzazione dei prodotti.
Il tecnico agronomo visita gli orti, insegna con lezioni pratiche come creare piccole serre per la prima germinazione, come migliorare le tecniche per mantenere le coltivazion libere da parassiti, e al tempo stesso controlla, consiglia e aiuta a risolvere piccoli problemi pratici per la commercializzazione dei prodotti.
Sono sempre 74 le famiglie che partecipano nel progetto degli allevamenti avicoli e che all’inizio hanno ricevuto 25 pulcini ciascuno. I polli per famiglia ora sono aumentati: con la vendita e la riproduzione interna, le famiglie hanno investito per comprare nuove batterie di pulcini. É migliora quindi anche la diponibilitá di carne e uova per il consumo familiare e le vendite per ricavare un minimo guadagno, utile all’economia familiare. Il tecnico accompagna queste famiglie per assicurarsi del buon maneggio degli allevamenti familiari.
IL LAVORO CON LE FAMIGLIE: frutti e conquiste
Lavorare con le famiglie é sempre stato in fulcro di tutto il programma. Senza questo coinvolgimento diretto dei genitori, nessun intervento a favore dei bambini porterebbe frutti duraturi.
Ma il lavoro con le famiglie richiede prima di tutto riconoscerle come un “bene”, vedere oltre le difficoltá ed i problemi anche il piú piccolo barlume di speranza, per far leva sul desiderio di bene che tutti, nessuno escluso, abbiamo. E partire da lí.
Tanto per rendervi un’idea dell’accompagnamento minuzioso e personale che ogni educatore svolge con le famiglie, vi proponiamo qui un paio di testimonianze, ma ce ne sarebbero a decine….
Racconta Alexandra, educatrice del Centro Apoyo Escolar > “Durante una visita a domicilio (di quelle che gli educatori svolgono almeno una volta al mese in tutte le case) un giorno la signora Dolly si é sfogata con me: Efrén, il figlio di 10 anni, non ne vuole sapere di studiare, non ne trova le ragioni e chiede solo di andare a lavorare con il papá nei campi. Cosa fare?
Le dissi che era una questione di pazienza, ma soprattuto di vedere questo come un segno: i nostri ragazzi sentono acuto il bisogno di ragioni, di significato per cui vivere e agire; é un bene che ce lo facciano notare.
Il mese successivo fra i temi di formazione familiare trattammo appunto quello della motivazione allo studio. Durante l’incontro, Dolly prese la parola e raccontó la sua esperienza con Efrém alla altre mamme presenti, e tarminó dicendo: “Solo se come genitori facciamo scoprire ai nostri figli la bellezza e l’amore per tutto ció che esiste, allora potremo anche motivarli a che studino non per il voto ma per qualcosa di piú grande”.
Io sono stata piacevolmente colpita dal suo intervento. Mi fa capire che sempre vale la pena dare fiducia e sperare. Non é che il problema sia stato risolto, ma Dolly ha capito che qualsiasi cambio che cerca in suo figlio deve partire da lei, dal suo modo di vedere la vita”.
L’educatrice Adriana ci scrive
“Lo scorso anno (2010) tra le famiglie del mio grupo una mi preoccupava abbastanza: Don Ciro é un uomo molto geloso e creava sempre piú difficoltá alla moglie perché smettesse di assistere agli incontri di formazione, anzi spesso le diceva di ritirarsi dal Programma. Insomma pur avendo dato il consenso all’inscrizione della figlia, in concreto non condivideva …. Addirittura l’anno anteriore aveva insistito che la figlia sospendesse la frequenza scolastica, perdendo cosí l’anno.
Magali, la sposa, invece persisteva nel suo impegno, a volte partecipava alle riunioni persino di nascosto dal marito, specialmente perché spesso lui lavorara fuori dalla comunitá rurale, e desiderava che la figlia frequentasse con profitto la scuola.
Questa situazione non poteva durare cosí. Non ero mai riuscita parlare a lungo con lui, quando c’era rifuggiva le mie visite.Perció, avendo un giorno bisogno di un muratore per la cucina di casa mia, decisi di dare a lui il lavoro. Approfittai di questa occasione per fare una lunga e distesa chiacchierata. Senza recriminazioni, senza richiami alla responsabilitá, ma semplicemente cercando di fargli vedere tutto il bello di ció che sua figlia e sua moglie avevano giá intravisto negli incontri, nella scuola, nel doposcuola. Dedicai il tempo necessario per chiarire i suoi dubbi, per rispondere alla sue domande.
Poi si mise al lavoro. All’andarsene mi salutó … diverso.
Adesso é lui che, quando é a casa, accompagna la figlia al doposcuola. A volte la aiuta persino nei compiti e comunque controlla se li ha fatti. La bambina ha migliorato il suo rendimento a scuola. La moglie Magali puó venire agli incontri con tranquillitá e dice che la loro relazione di coppia é piú serena.
Io ho capito da questo che non devo mai perdere la fiducia di dialogare con le persone e risvegliare in loro il lato migliore”.
SALUTE
PROMOTORI DI SALUTE E PREVENZIONE
Con l’esperienza accumulata anteriormente abbiamo deciso quest’anno cambiare strategia e puntare ancora di piú sul sistema di prevenzione come forma di assitenza alla salute. Due promotori di salute in ogni zona si sono occupati di visitare mensilmente le case dei bambini per verificare il loro stato fisico (crescita, stato nutrizionale, eventuali sintomi) e le condizioni ambientali in cui vivono. Ciascun promotore ha registrato questi dati in cartelle appostite, assicurando un monitoraggio premanente per ogni famiglia e per ciascun bambino; inoltre, in ogni visita ha affrontato con i genitori un tema di formazione diverso: sulla prevenzione delle malattie infantili piú comuni, sull’importanza dell’igiene personale e degli ambianti, su come evitare evitare incidenti domestici.
In coordinazione con i Centri di Salute rurali, si sono organizzati turni perché i medici attendessero nell’orario e giorno stabilito gruppi di bambini del programma, garantendo cosí anche che le mamme portassero i loro figli al controllo.
SCUOLA MEDIA per adulti e SCUOLA SUPERIORE A DISTANZA
nel CENTRO AEDI DI JULCUY
Dopo aver favorito negli scorsi anni l’apertura di due scuole medie statali nella zona, stavolta abbiamo pensato ai giovani che finite le Medie desiderano continuare gli studi ma una serie di fattori glielo impedisce: i piú non possono sobbarcarsi lunghi viaggi o le forti spese di trasporto per arrivare fino in cittá; molti poi giá aiutano i genitori nel lavoro, altre sono ragazze madri.
Considerati questa realtá, abbiamo chiesto ed ottenuto dall’Istituto Radiofonico Fe y Alegria – IRFEYAL (istituzione creata dai gesuti, con ampia e consolidata esperienza in questo campo) l’autorizzazione per creare un’Estensione di Educazione a Distanza. La proposta é stata estesa anche a giovani padri e madri di famiglia del programma che hanno bisogno di completare la scuola dell’obbligo essendosi fermati alla Primaria (Elementari).
Per ora gli iscritti sono 32, il numero ideale per muovere i primi passi. Ragazzi e giovani si ritrovano con i tutori una volta a settimana nel Centro AEDI di Julcuy, conosciuto anche come Casa de Los Girasoles, che lo scorso anno é stato completato con un secondo piano di aule, finanziato dal CESAL.
In una lunga giornata di studio assistito, dalle 8h30 alle 16h30, gli studenti verificano i propri apprendimenti, frutto del lavoro personale svolto in settimana con libri e lezioni registrate che pubblica l’Istituto stesso.
Gli studenti di informatica accedono al laboratorio per la parte pratica della materia; tutti ricevono indicazioni sul lavoro da svolgere nella settimana successiva.
Dodici studenti tra i 16 e i 22 anni, provenienti da sei comunitá rurali della zona, frequentano il primo anno di Scuola superiore – specialitá Informatica;
ventuno studenti fra i 17 e i 29 anni (ecccezionalmente c’é anche un papá di 41 anni) frequentano i corsi corrispondenti alla Scuola Media.
Per il gruppo di adolescenti con SAD, giá parte del Programma, assicuriamo un sostegno diretto di tutte le spese: iscrizione, testi, materiali, trasporto e pranzo, mentre per gli altri abbiamo ottenuto borse di studio parziali.
Alle famiglie é richiesto un contributo assolutamente simbolico (2 dollari al mese) per coinvolgerle con senso di responsabilitá nella scelta fatta.
Il numero é destinato ad aumentare nei prossimi anni, dal momento che é l’unica proposta di questo tipo nella zona.
Anche questa é una nuova sfida che ci arricchisce, mentre rispondiamo con le opere ad una realtá che sempre ci supera.
COSTRUZIONE CENTRI E PUNTI DI ATTENZIONE
Oltre al giá menzionato secondo piano della Casa de Los Girasoles in Julcuy, durante l’anno sono state migliorate le condizioni (pavimiento di cemento, tetto di lamiera e nuovo mobiliario) di 5 spazi edificati dai genitori con canna di bambú per i punti di attenzione piú piccoli, sparsi specialmente nella zona rurale di Julcuy.
Inoltre la prima aula costruita dai genitori (Agua Pato) e un po’ icona del Programma, essendo ormai insufficiente per le attivitá é stata definitivamente sostituita da un’aula in cemento piú stabile e comoda (nelle foto: com’era e com’é).
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GRAZIE AMICI SOSTENITORI
Grazie a tutti voi per sostenere nel tempo quest’ opera, grazie per le letterine, le foto, cartoline e disegni, biglietti augurali e regalini che arrivano costantemente. Molti, la maggioranza giá scritti in perfetto spagnolo, alcuni in italiano che anche i bambini provano a imparare per gioco e per affetto verso padrini e madrine.
É sempre bello leggere le vostre lettere, vedere l’amore con cui seguite questi piccoli, e conoscere la perserveranza di alcuni di voi che li hanno accompagnati nel cammino, fino adesso che sono nel gruppo adolescenti! Ed anche la caritá pura di chi accetta il fine-sostegno di un bambino, magari accompagnato per anni, e allarga ancora piú le braccia per ricominciare con un altro.
Grazie a tutti, a quelli che ci pensano, a quelli che scrivono, e a quelli che viaggiano. Quest’anno sono venute a trovarci due amiche, Marisa e Giacinta che hanno approfittato per conoscere Henry, Cesar Gabriel, Jorge, Britany, Diego, Orlando e molti altri bambini sostenuti da loro amici italiani, portando i loro saluti ed il loro affetto e riportando in Italia un ricordo indimenticabile…
Presto riceverete le lettere e foto dei vostri bambini e ragazzi: alcune ricche di particolari semplici altre un po’ timide e a volte un po’ ripetitive, ma tutte e sempre come dimostrazione concreta di un bene ricevuto che porta frutti abbondanti anche in chi lo dona.
É il nostro augurio, con amicizia
Sr. Daniela Tasca e l’équipe del Programma AEDI
Vicaría de Educación dell’ Archidiocesi
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